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A mano o in lavatrice non fa differenza: il tocco magico dell’ammorbidente 

E’ il segreto di ogni lavaggio. Ma occhio a non esagerare. Rispettare sempre il dosaggio indicato sulla confezione. Per ottimizzare l’effetto ed evitare di danneggiare fibre e tessuti. Aggiungere sacchetti profumati nei cassetti e negli armadi per conservare la fragranza degli indumenti

Agisce sull’elettricità statica dei capi appena lavati. Eliminandola. Generando sulle fibre una patina molto sottile che conferisce agli indumenti maggiore morbidezza. In commercio se ne trovano di tutti i formati e nelle più diverse profumazioni. Ma la funzione è la stessa per tutti: la morbidezza dei capi di abbigliamento. Stiamo parlando ovviamente degli ammorbidenti, prodotti coadiuvanti del lavaggio, sia a mano che in lavatrice, che integrano l’uso dei detersivi, esercitando un’azione “lisciante” sui tessuti. Non solo: riducendo l’attrito tra le fibre, agevolano anche la stiratura dei capi.
Composti prevalentemente da molecole esterquat, di origine sia animale che vegetale, possono essere utilizzati, come detto, tanto nei lavaggi a mano che in quelli in lavatrice. Ma con una differenza importante relativa al dosaggio. Nei due casi, infatti, varia e di molto la quantità d’acqua in cui diluire l’ammorbidente. Che, in caso di lavaggio in lavatrice, va dosato seguendo le indicazioni riportate sulla confezione e versato nell’apposita vaschetta dalla quale il prodotto sarà rilasciato durante la fase di risciacquo. Di solito è il tappo del flacone a fare da unità di misura: tot misurini per ogni lavaggio. In caso di lavaggio a mano, invece, occorre tener conto che le dosi di ammorbidente si riducono drasticamente in proporzione alla quantità di acqua utilizzata.
In entrambi i casi, sia per il bucato a mano che per quello in lavatrice, la raccomandazione è la stessa: evitare di impiegare dosi eccessive di ammorbidente per prevenire effetti dannosi sui tessuti. Anche perché, utilizzarne troppo non solo non assicura una maggiore morbidezza, ma impedisce al bucato di assorbire acqua a sufficienza, con l’effetto indesiderato, in alcuni casi, di impermeabilizzare i tessuti. Una volta lavato e asciugato il bucato, indipendentemente dal metodo di lavaggio utilizzato, qualche semplice accorgimento consentirà agli indumenti di conservare più a lungo la fragranza rilasciata. Basta riporre, ad esempio, i capi, una volta stirati e piegati in armadi e cassetti accompagnati da sacchetti profumati

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